Pandemonio GDR

L'ultima volta che ho visto una stella tanto luminosa, fu un giorno lontano nel tempo...

Il viandante oscuro camminava lentamente lungo il ciglio della strada. I quartieri vecchi gli offrivano asilo in una notte senza luna. Strade marce e oscuri vicoli, facce strane e anime in pena. Il suo sguardo osservava tutto attraverso il cappello che gli scendeva sulla fronte ed il mantello che lo copriva fino alla punta del naso. Senza alcuna fretta muoveva i suoi passi, stringendo nella sinistra un bastone di legno dalla cui sommità rune infuocate scendevano a spirale.

Quel giorno conobbi la differenza tra bene e male, che va al di là delle normali credenze, che si radica nel profondo degli animi, e li muta e trasforma in esseri votati solo alla lotta. Quel giorno conobbi anche cosa hanno in comune
Il suo cammino fu interrotto dalla sagoma di una figura oscura, piegata in un vicolo sul corpo senza vita di un umano. Le sue zanne infierivano sulla vittima, strappandone le carni e lasciando cadere tutto il sangue a formare una pozza, che presto avrebbe attirato chissà quali belve della notte. La creatura si voltò subito verso di lui, i suoi occhi saettanti sangue si strinsero e la sua espressione fu subito minacciosa. Il viandante restò ad osservarla mentre si avvicinava, e spavalda piantava gli artigli nel terreno. La osservò mentre a pochi metri da lui, scattò con un balzo per agguantarlo. La osservò mentre a pochi centimetri dal suo corpo, la vide dissolversi in una nuvola di fumo e cenere. E la compatì nel constatare quanto futile e priva di senso fosse l'esistenza di molti di coloro che popolavano quella città.

Mi spiace per te, giovane creatura, ma quel giorno conobbi anche la morte, e con il rispetto dovuto, declinai il suo invito nella speranza di rivedere, chissà quale altro giorno, una stella altrettanto luminosa...

L'Osservatore

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